Aki Shimazaki – Terzo ciclo

Mi ero ripromessa di attendere la pubblicazione completa di questa nuova pentalogia di Aki Shimazaki, tuttavia l’estate spesso porta con se una bramosia tale di viaggiare laddove ora non è possibile andare… per cui lei ho ceduto ed acquistato quelli editati ad oggi!

Azami, Hôzuki e Suisen sono scorrevoli e delicati, perfettamente coerenti allo stile di lettura cui la Shimazaki ci ha abituati ( dopo Il peso dei segreti e Nel cuore di Yamato ), potremmo definirla minimalista ma onestamente credo che l’aggettivo che più si avvicina sia essenziale.

Nel momento in cui ci immergiamo nella lettura viviamo la parte di storia narrata dal punto di vista del protagonista, diverso ogni volta sebbene legato al precedente e successivo, in ogni libro ci facciamo un’idea degli altri personaggi ed è sorprendente, non appena apriamo il testo successivo, scoprire il pensiero e le motivazioni di qualcuno che avevamo giudicato diversamente, proprio perché raccontatoci da un’esperienza differente.

Quello che apprezzo da sempre in questa autrice è il suo non essere giudicante, il giudizio viene lasciato al lettore qualora abbia voglia di averne uno, ma non è strettamente necessario. Personalmente quando mi appresto alle sue letture preferisco immaginarmi seduta sulle sponde di un fiume mentre sfoglio delle immagini che non hanno bisogno del mio “che bella, che brutta, questa inquadratura l’avrei fatta diversamente” e via discorrendo. Semplicemente posso guardarle per quello che sono, prendere atto e custodire dentro di me una nuova esperienza che non ha bisogno di una valutazione esterna.

Spesso quando leggiamo un libro o guardiamo un film si può aprire un dibattito con se se stessi o con altri circa quali personaggi abbiamo preferito, quali azioni non abbiamo condiviso, quali scelte non ci hanno convinto: è perfettamente normale.

Tuttavia ho imparato che spesso chi racconta una storia non ci sta chiedendo un’opinione, “la nostra” non è sempre fondamentale, anzi forse prima di esprimere giudizi e dispensare consigli dovremmo di tanto in tanto fermarci un istante e domandarci se sia necessario. Evitare il conflitto, evitare di ergersi ad esperto di qualcosa, evitare di dare un peso alla nostra esperienza come se ne avesse più di altre.

Ed è con questo piccolo consiglio che invito alla lettura di questi libri, nell’ordine sopracitato.

I prossimi saranno disponibili ad ottobre 2021 e febbraio 2022, li attendo con ansia e vista la scorrevolezza di questi tre non escludo una rilettura dall’inizio, si lasciano veramente terminare nel giro di qualche ora.

Perché non sto raccontando nel dettaglio la trama? Perché a mio avviso non serve, e se deciderete di acquistarli basta scorrere la terza di copertina, se avete voglia di una lettura piacevole, scorrevole, ma non per questo dai temi leggeri, che vi tocchi alcune corde senza scuoterle ma accarezzandole, sicuramente è una scelta consigliata.

Ho letto in alcuni forum che spesso l’autrice viene considerata “rosa” e che si dedica a trattare e raccontare l’universo femminile; non me ne vogliano coloro che la pensano così, ma non sono d’accordo.

Non tanto perché talvolta i protagonisti narranti sono uomini, ma perché non mi pare che Aki Shimazaki non dia assolutamente un’importanza o un approfondimento diverso a seconda del sesso, anzi, la trovo sempre obiettiva nel descrivere azioni e sentimenti, di chiunque essi siano.

Detto questo, le copertine tendono al rosa ma se siete uomini non perdetevi queste piccole perle!

Un’Estate con la Strega dell’Ovest

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Delicatamente commovente dalla prima all’ultima pagina.

Questo piccolo gioiello vi può scaldare il cuore in una di queste fredde sere invernali, se potete dedicarvi un paio d’ore sul divano, con una copertina, una tazza contenente qualcosa di caldo e profumato da bere, un paio di biscottini e magari il vostro animale domestico (o un peluche…. qualcosa di morbido insomma), ecco, allora vi aspetta una serata dolcissima che vi scalderà il cuore anche per le notti a venire.

Le protagoniste di questo racconto sono Mai: una fanciulla di 13 anni che non vuole più andare a scuola; la mamma: che preoccupata decide di assecondarla ma di non tenere la ragazza in città, bensì di mandarla per qualche tempo dalla nonna: ovvero la Strega dell’Ovest. La nonna si prenderà cura della piccola in maniera discreta, mai invadente, rivelandole una sera che lei è davvero una strega, e che potrà inoltre insegnarle i rudimenti per esserlo a sua volta, in modo da poter meglio gestire la propria vita e le proprie relazioni con il mondo esterno.

Non aspettatevi pentoloni ed incantesimi…. o meglio, pentoloni dove cuocere deliziosa marmellata di fragole selvatiche non mancheranno, ma è nelle piccole attività quotidiane di campagna che Mai troverà le armi per meglio affrontare la propria crescita, lontana dai frenetici ritmi cittadini e dalle difficili e labirintiche dinamiche scolastiche.

Nessuno chiede a Mai perché non voglia andarci, eppure la famiglia accoglie la richiesta e lavora facendo fronte comune per una soluzione in maniera dolce, mantenendo il contatto con la fanciulla, che si trova a combattere con asma e malinconia ma senza mai essere abbandonata a se stessa.

Alla fine del racconto principale, che prende i 3 quarti del romanzo, seguono 3 racconti brevi incentrati sulle protagonisti, altri tre cioccolatini che possiamo decidere se divorare nella stessa sera sul nostro divano, oppure risparmiarli per le prossime.

Mi sento di consigliare questo libro a tutti, indipendentemente dall’età, ma sopratutto a ragazzi adolescenti ed ai loro genitori, perché a mio avviso lo trovo intriso di molteplici chiavi che potrebbero risultare utili nei momenti di difficoltà che inevitabilmente ci troviamo a dover affrontare.

Non si tratta ovviamente delle risposte sociologiche di cui si ha sempre bisogno, né di un saggio su come trattare con chi attraversando un periodo complesso in tenera età, ma di una carezza speziata e come tale a mio avviso va interpretata!

Se lo avete già letto, o avete intenzione di farlo… fatemi sapere a vostra volta cosa ne pensate!

 

Titolo dell’opera: Un’Estate con la Strega dell’Ovest

Editore: Feltrinelli

Pagine 144

Prezzo di copertina: 12 euro

Disponibile anche in Ebook: https://www.lafeltrinelli.it/ebook/kaho-nashiki/un-estate-strega-ovest/9788858835968

Nel Cuore di Yamato, di Aki Shimazaki

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Marchio: FELTRINELLI

Data d’uscita: Novembre, 2018

Collana: I Narratori Pagine: 416 Prezzo: 19,50€

 

 

 

 

 

Aki Shimazaki, con questa nuova pentalogia narrata da diversi punti di vista ed in 5 momenti differenti, ci apre nuovamente una finestra sulla storia del  Giappone attraverso le vicende di personaggi assolutamente credibili nella loro straordinarietà.

Nella prima antologia avevamo viaggiato attraverso bombe e terremoti, qui ci troviamo invece a poter osservare la storia economica e politica dal dopoguerra in poi. Non attraverso semplici date e descrizioni di eventi, ma tramite le vicende personali dei protagonisti.

Mentre leggiamo sentiamo il profumo di segreti incofessabili, scelte difficili ed è estremamente difficile non commuoversi di fronte alla delicatezza d’animo con cui vengono affrontati i sentimenti più profondi quali l’amore.

L’amore per la cultura Giapponese da parte dei protagonisti è uno degli ingredienti di questo romanzo: cultura che va compresa, studiata e tramandata, salvaguardata perchè lì sono le nostre radici.

Il desiderio ed i moventi di uomini che dedicano la loro esistenza al lavoro per collaborare ad una crescita economica che coinvolga l’intero Paese.

Ho amato profondamente ogni pagina di questo libro, la prosa è come il precedente scorrevole e raffinata.

Mi sento di suggerirne la lettura un pò a tutti, davvero!

A chi desidera un buon libro, a chi vuole approfondire la storia Nipponica, a chi vuole immergersi in una storia d’amore trovandone più d’una e tutte ammalianti, a chi desidera apprendere qualche sfumatura profumata e delicata dell’animo giapponese. Ma anche a chi è curioso di comprendere cosa spinga un uomo a lavorare così tanto, una donna ad accettare un matrimonio combinato…. e molto altro.

Per me è stato trascorrere ore decisamente belle, e spero vivamente che possa essere lo stesso per molti!

 

Il Peso dei Segreti (Aki Shimazaki)

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Yukiko ha custodito un segreto per tutta la vita: la mattina del 9 agosto del 1945, poco prima dello sgancio della bomba su Nagasaki, ha ucciso il padre.

L’eredità che Yukiko lascia alla figlia è proprio questo segreto, accompagnato da un altro che si intreccia con altre storie, altri amori ed altri segreti a loro volta inconfessabili.

Una narrativa profonda e scorrevole dove i racconti personali dei protagonisti si intrecciano magistralmente con le vicende storiche della Seconda guerra mondiale in Giappone,  ma non solo: assistiamo ai conflitti con la Corea ed al terribile terremoto che sconvolse il Kanto nel 1923.

Storie che non troveremo nei libri di scuola ma assolutamente credibili nonostante la straordinarietà. Storie che i nonni  potrebbero aver narrato ai loro nipoti giorno dopo giorno preparando una tazza di profumato te’.  Personaggi umani che affrontano la vita, la combattono ma sempre rispettando ciò che le tradizioni impongono loro.

Quale nonno non ha una meravigliosa storia d’amore da raccontarci? Ecco, in questo romanzo l’amore ovviamente non manca, anzi, ma ci viene dipinto nelle sue molteplici forme: l’amore spontaneo, l’amore che si costruisce, l’amore che nasce dal rispetto e dai comportamenti di chi abbiamo vicino, l’amore nato dalla gratitudine.

Ma anche l’amore di due ragazzini che viene distrutto per non infangare l’onore di una  famiglia altolocata.

Posto l’immagine della quarta di copertina dove potete leggere la trama ufficiale, e mi scuso se a mia volta uso l’aggettivo scelto da Elle: un capolavoro. Ma per me di questo si è trattato, una storia di famiglia che si sviluppa nell’arco di mezzo secolo ma che non è solo quella di Yukiko, è quella di migliaia di donne giapponesi e non solo.

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Raramente rimango così entusiasta al termine di una lettura.

Consigliato caldamente a chi ama il Giappone e desidera approndire tematiche legate alla Seconda guerra Mondiale, a chi desidera immergersi in un storia coinvolgente narrata da diversi punti di vista.

Non nego in alcuni punti un senso di disorientamento, non è sempre facile ricondurre chi sta narrando in quel momento e ricostruire mentalmente in pochi secondi l’albero genealogico, tuttavia bastano pochi istanti di riflessione e la lettura può riprendere fluidamente.

Nota sull’autrice:

Aki Shimazaki (classe 1954) è nata a Gifu, in Giappone, ma vive a Montréal, Canada, dal 1991. I suoi libri sono tradotti in inglese, giapponese, serbo, tedesco, russo e ungherese. È autrice della pentalogia Il peso dei segreti (Feltrinelli, 2016), con cui si è aggiudicata il Prix du Gouverneur-Général nel 2005, di un secondo ciclo romanzesco composto da quattro romanzi intitolato Au coeur du Yamato,  e nel 2015 ha dato inizio ha un terzo ciclo con Azami.

Al momento Il peso dei segreti  è l’unico titolo tradotto in lingua italiana.

Disponibile in formato Kindle e cartaceo su Amazon.it: https://www.amazon.it/peso-dei-segreti-1/dp/8807032104/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1535028975&sr=1-1

Come Sabbia tra le dita (Seichō Matsumoto)

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Scegliere i libri da portarsi in vacanza si rivela sempre un momento critico, alla fine nel dubbio ne ho portati tre che mi aspettavano impilati sul comodino da settimane, in attesa del momento adatto.

“Come Sabbia tra le dita” si è rivelato una lettura decisamente intrigante e avvincente persino per me che non sono una grande fan dei gialli.

Tuttavia ero incuriosita: sapevo che l’autore era stato uno dei più proliferi in vita (oltre 300 romanzi pubblicati) ed ero stimolata dall’ambientazione in un Giappone degli anni ’60.

Siamo a Tokyo, nella primavera del 1961, e all’alba viene rinvenuto un cadavere sui binari della stazione di Kamata.

L’ispettore  a capo del caso, Eitarô Imanishi, si ritrova a condurre un’indagine in principio infruttuosa quasi frustrante…gli indizi lo porteranno a viaggiare per gran parte del paese che nonostante io abbia visitato talvolta ho faticato a riconoscere.

Siamo agli inizi del boom economico, Ginza è già il quartiere “alto” della città di Tokyo ma le distanze, tra una zona e l’altra della capitale non sono quelle brevi alle quali siamo abituati ai giorni nostri. Si può quindi immaginare quanto tempo fosse necessario per raggiungere le più lontane mete quali Osaka o la zona del Tohoku.

Trascorrono mesi senza che gli interrogativi trovino risposte, tuttavia l’ispettore Imanishi persegue ogni singola pista fino a correlare tra esse alcune morti sospette avvenute in un secondo momento rispetto al primo delitto. Siamo al cospetto di un protagonista caparbio, intelligente, certo, ma che raggiunge l’obiettivo non grazie a lampi di genio tipici di alcuni personaggi ai quali la letteratura ci ha abituati, ma grazie alla metodicità e all’attenzione ad ogni singolo dettaglio. L’illuminazione non arriva grazie al semplice intuito ma va ricercata faticosamente, se necessario camminando per chilometri seguendo i binari di un treno alla ricerca di pezzetti di carta disseminati mesi prima.

Questo è sicuramente uno degli aspetti che mi ha fatto apprezzare maggiormente questo volume.

Alcuni hanno definito Matsumoto un autore pari a Simeon; dal mio canto non sono in grado di esprimere un giudizio coerente a riguardo, in quanto, ribadisco, non sono un’amante del genere.

Tuttavia mi sento di consigliarlo a tutti coloro che hanno il desiderio di una lettura fluida  ma avvincente, ambientata in un contesto sicuramente interessante che ci permette di conoscere altri risvolti di un paese che tanto ci affascina.

Personalmente l’ho apprezzato, prova ne è che l’ho letto in una sola giornata di ombrellone (parliamo di  186 pagine decisamente scorrevoli), e che intendo recuperare anche Tokyo Express, del quale spero di poter scrivere una recensione in queste settimane.

Succede anche a voi, quando vi imbattete in un volume che si rivela interessante, di voler leggere tutto quello scritto dallo stesso autore indipendentemente dalle critiche e recensioni?

Per me è sempre stato così, mi ritrovo ad effettuare ricerche maniacali ovunque per poi scoprire che sto tendando di recuperare qualcosa di editato decenni fa da case editrici che non hanno più ristampato il titolo in oggetto.

 

 

Credits:

Come Sabbia tra le dita (Seichō Matsumoto)

Edito da Mondadori, collana Oscar Absolute, 03/07/2018

Traduttore: Mario Morelli

Disponibile in formato kindle e brossurato su Amazon: https://www.amazon.it/Come-sabbia-dita-Seicho-Matsumoto/dp/8804701196