Il Peso dei Segreti (Aki Shimazaki)

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Yukiko ha custodito un segreto per tutta la vita: la mattina del 9 agosto del 1945, poco prima dello sgancio della bomba su Nagasaki, ha ucciso il padre.

L’eredità che Yukiko lascia alla figlia è proprio questo segreto, accompagnato da un altro che si intreccia con altre storie, altri amori ed altri segreti a loro volta inconfessabili.

Una narrativa profonda e scorrevole dove i racconti personali dei protagonisti si intrecciano magistralmente con le vicende storiche della Seconda guerra mondiale in Giappone,  ma non solo: assistiamo ai conflitti con la Corea ed al terribile terremoto che sconvolse il Kanto nel 1923.

Storie che non troveremo nei libri di scuola ma assolutamente credibili nonostante la straordinarietà. Storie che i nonni  potrebbero aver narrato ai loro nipoti giorno dopo giorno preparando una tazza di profumato te’.  Personaggi umani che affrontano la vita, la combattono ma sempre rispettando ciò che le tradizioni impongono loro.

Quale nonno non ha una meravigliosa storia d’amore da raccontarci? Ecco, in questo romanzo l’amore ovviamente non manca, anzi, ma ci viene dipinto nelle sue molteplici forme: l’amore spontaneo, l’amore che si costruisce, l’amore che nasce dal rispetto e dai comportamenti di chi abbiamo vicino, l’amore nato dalla gratitudine.

Ma anche l’amore di due ragazzini che viene distrutto per non infangare l’onore di una  famiglia altolocata.

Posto l’immagine della quarta di copertina dove potete leggere la trama ufficiale, e mi scuso se a mia volta uso l’aggettivo scelto da Elle: un capolavoro. Ma per me di questo si è trattato, una storia di famiglia che si sviluppa nell’arco di mezzo secolo ma che non è solo quella di Yukiko, è quella di migliaia di donne giapponesi e non solo.

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Raramente rimango così entusiasta al termine di una lettura.

Consigliato caldamente a chi ama il Giappone e desidera approndire tematiche legate alla Seconda guerra Mondiale, a chi desidera immergersi in un storia coinvolgente narrata da diversi punti di vista.

Non nego in alcuni punti un senso di disorientamento, non è sempre facile ricondurre chi sta narrando in quel momento e ricostruire mentalmente in pochi secondi l’albero genealogico, tuttavia bastano pochi istanti di riflessione e la lettura può riprendere fluidamente.

Nota sull’autrice:

Aki Shimazaki (classe 1954) è nata a Gifu, in Giappone, ma vive a Montréal, Canada, dal 1991. I suoi libri sono tradotti in inglese, giapponese, serbo, tedesco, russo e ungherese. È autrice della pentalogia Il peso dei segreti (Feltrinelli, 2016), con cui si è aggiudicata il Prix du Gouverneur-Général nel 2005, di un secondo ciclo romanzesco composto da quattro romanzi intitolato Au coeur du Yamato,  e nel 2015 ha dato inizio ha un terzo ciclo con Azami.

Al momento Il peso dei segreti  è l’unico titolo tradotto in lingua italiana.

Disponibile in formato Kindle e cartaceo su Amazon.it: https://www.amazon.it/peso-dei-segreti-1/dp/8807032104/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1535028975&sr=1-1

Come Sabbia tra le dita (Seichō Matsumoto)

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Scegliere i libri da portarsi in vacanza si rivela sempre un momento critico, alla fine nel dubbio ne ho portati tre che mi aspettavano impilati sul comodino da settimane, in attesa del momento adatto.

“Come Sabbia tra le dita” si è rivelato una lettura decisamente intrigante e avvincente persino per me che non sono una grande fan dei gialli.

Tuttavia ero incuriosita: sapevo che l’autore era stato uno dei più proliferi in vita (oltre 300 romanzi pubblicati) ed ero stimolata dall’ambientazione in un Giappone degli anni ’60.

Siamo a Tokyo, nella primavera del 1961, e all’alba viene rinvenuto un cadavere sui binari della stazione di Kamata.

L’ispettore  a capo del caso, Eitarô Imanishi, si ritrova a condurre un’indagine in principio infruttuosa quasi frustrante…gli indizi lo porteranno a viaggiare per gran parte del paese che nonostante io abbia visitato talvolta ho faticato a riconoscere.

Siamo agli inizi del boom economico, Ginza è già il quartiere “alto” della città di Tokyo ma le distanze, tra una zona e l’altra della capitale non sono quelle brevi alle quali siamo abituati ai giorni nostri. Si può quindi immaginare quanto tempo fosse necessario per raggiungere le più lontane mete quali Osaka o la zona del Tohoku.

Trascorrono mesi senza che gli interrogativi trovino risposte, tuttavia l’ispettore Imanishi persegue ogni singola pista fino a correlare tra esse alcune morti sospette avvenute in un secondo momento rispetto al primo delitto. Siamo al cospetto di un protagonista caparbio, intelligente, certo, ma che raggiunge l’obiettivo non grazie a lampi di genio tipici di alcuni personaggi ai quali la letteratura ci ha abituati, ma grazie alla metodicità e all’attenzione ad ogni singolo dettaglio. L’illuminazione non arriva grazie al semplice intuito ma va ricercata faticosamente, se necessario camminando per chilometri seguendo i binari di un treno alla ricerca di pezzetti di carta disseminati mesi prima.

Questo è sicuramente uno degli aspetti che mi ha fatto apprezzare maggiormente questo volume.

Alcuni hanno definito Matsumoto un autore pari a Simeon; dal mio canto non sono in grado di esprimere un giudizio coerente a riguardo, in quanto, ribadisco, non sono un’amante del genere.

Tuttavia mi sento di consigliarlo a tutti coloro che hanno il desiderio di una lettura fluida  ma avvincente, ambientata in un contesto sicuramente interessante che ci permette di conoscere altri risvolti di un paese che tanto ci affascina.

Personalmente l’ho apprezzato, prova ne è che l’ho letto in una sola giornata di ombrellone (parliamo di  186 pagine decisamente scorrevoli), e che intendo recuperare anche Tokyo Express, del quale spero di poter scrivere una recensione in queste settimane.

Succede anche a voi, quando vi imbattete in un volume che si rivela interessante, di voler leggere tutto quello scritto dallo stesso autore indipendentemente dalle critiche e recensioni?

Per me è sempre stato così, mi ritrovo ad effettuare ricerche maniacali ovunque per poi scoprire che sto tendando di recuperare qualcosa di editato decenni fa da case editrici che non hanno più ristampato il titolo in oggetto.

 

 

Credits:

Come Sabbia tra le dita (Seichō Matsumoto)

Edito da Mondadori, collana Oscar Absolute, 03/07/2018

Traduttore: Mario Morelli

Disponibile in formato kindle e brossurato su Amazon: https://www.amazon.it/Come-sabbia-dita-Seicho-Matsumoto/dp/8804701196